Il 2018 è iniziato con una previsione bomba. Apple potrebbe acquistare Netflix entro il 2018, o meglio è quello che sostengono due analisti della banca di investimenti Citigroup. Stiamo parlando di Jim Suva e Asiya Merchant, secondo i quali il colosso di Cupertino potrebbe presto contare su di una enorme liquidità (si parla di circa 252 miliardi di dollari) derivante dalla riforma fiscale varata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Oggi Apple può contare su una capitalizzazione di mercato pari a 880 miliardi di dollari. La più alta al mondo, seguita da Alphabet, Microsoft e Amazon. Numeri alla mano, se fosse una previsione azzeccata si tratterebbe dell’operazione finanziaria più importante di sempre per l’industria tecnologica.
Si è parlato spesso dell’interesse mostrato da Apple nei confronti di Netflix. Tuttavia non vi è mai stata una trattativa vera e propria. Le cose però potrebbero cambiare in questo 2018. Tutto merito di Trump, o almeno così affermano gli analisti di Citigroup.
La riforma fiscale varata recentemente dal presidente americano, prevede infatti un abbassamento dell’aliquota corporate dal 35% al 21%, e una tassa una tantum (che ammonta al 10%) sui profitti che vengono realizzati all’estero e rimpatriati negli Stati Uniti.
Questa riforma porterebbe dunque nelle casse di Apple una enorme liquidità, pari appunto a 252 miliardi di dollari.
Jim Suva e Asiya Merchant affermano che:
“La società di Cupertino ha tanti soldi e continua a incassare 50 miliardi di dollari l’anno. E questo è un bel problema“. La Apple infatti ha “sempre evitato di riportare i soldi negli Stati Uniti proprio per non dover pagare delle tasse così alte ma la riforma fiscale potrebbe rendere questi soldi disponibili. Con oltre il 90 per cento di liquidità all’estero, una tassa del dieci per cento per il rimpatrio potrebbe portare nelle casse di Cupertino 252 miliardi da investire anche nelle acquisizioni”.
Acquisizioni che sono sempre di moda in casa Apple. Va ricordato infatti che recentemente Apple ha acquistato Shazam per circa 400 milioni di dollari. Una strategia coerente con la diversificazione del proprio portafoglio di business intrapresa da tempo dalla Mela.
Recentemente ha stanziato un miliardo di dollari per la produzione di serie televisive, annunciando Amazing Stories, la prima serie originale made in Apple. Una prima mossa per entrare nel mondo della televisione on-demand. E proprio in quest’ottica Netflix garantirebbe ad Apple un ruolo da protagonista nel settore dell’intrattenimento.
Si tratta comunque di ipotesi e previsioni che non trovano riscontri ufficiali. Almeno per il momento.