Dopo diversi giorni di indiscrezioni, è arrivata la conferma da parte di Apple. La società di Cupertino ha comprato Shazam, la famosissima applicazione per il riconoscimento della musica. Si parla di un affare da 400 milioni di dollari. Si tratta sicuramente di una cifra “minuscola” se paragonata alla enorme liquidità di cui Apple dispone, ed è anche una cifra ben inferiore al miliardo di dollari con cui Shazam era stata valutata.
La società di Cupertino continua così la propria strategia di diversificazione, puntando sempre di più su quei servizi, come appunto Shazam, che andrebbero ad integrarsi perfettamente con le funzionalità del suo Apple Music.
Questa non è la prima grande acquisizione dell’azienda fondata da Steve Jobs nel campo musicale. Nel 2014 ha infatti acquisito Beats per la cifra record di 3 miliardi di dollari. Si è trattata di una mossa per entrare in possesso del marchio che produce cuffie, ma anche per controllare Beats Music, servizio di streaming musicale.
Risulta evidente che questa acquisizione ha sopratutto un valore strategico. Ad oggi, Shazam consente agli utenti di identificare i brani e ascoltarli su Apple Music, Spotify, Deezer e YouTube. Questa applicazione rappresenta un importante indicatore sulle tendenze dei gusti musicali delle persone, dando ad Apple l’opportunità di poter entrare anche nelle altre piattaforme potendo poi indirizzare gli utenti principalmente su Apple Music.
Shazam attraverso la sua intelligenza artificiale, potrebbe supportare in modo rilevante la piattaforma musicale di Apple, che conta 30 milioni di abbonati per raggiungere il diretto concorrente Spotify che ne conta 60 milioni di abbonati.
Negli ultimi anni Shazam ha espanso il suo raggio d’azione occupandosi anche della vendita di biglietti dei concerti, dell’integrazione con le campagne pubblicitarie fino alla televisione. Infatti da qualche tempo Fox trasmette un programma chiamato “Beat Shazam” un quiz show condotto da Jamie Foxx in cui i concorrenti devono identificare le canzoni (Simile al nostro Sarabanda). Quest’ultimo potrebbe diventare un contenuto di Apple tv.
Ma non finisce qui. Di fondamentale importanza saranno i Big data. L’enorme database di cui Shazam dispone è sicuramente un asset di grande valore che può essere utilizzato in svariati campi dai data analyst di Cupertino. Inoltre Shazam ha recentemente introdotto il riconoscimento visuale, imboccando la strada per diventare un servizio completo per quanto riguarda i media.
Tutti questi diversi utilizzi interessano molto ad Apple, che da anni sta compiendo il grande passaggio da azienda incentrata sull’hardware, ad azienda più diversificata, in cui una parte importante del fatturato proviene dai servizi.