Quando ci si accinge a dare il via ad un nuovo progetto imprenditoriale quest’ultimo deve essere sorretto da un’analisi attenta e accurata che possa dimostrare la validità e la fattibilità tecnica del progetto in sé, questa analisi accurata viene effettuata mediante la redazione di un “Business Plan“. Per comprendere meglio quanto detto, in primis bisogna rispondere alla seguente domanda: Cos’è un Business Plan?
Il Business Plan, o piano economico-finanziario, è il documento che permette di definire e riepilogare il progetto imprenditoriale, le linee strategiche, gli obiettivi e la pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa.
Le sue funzioni sono molteplici e sono rappresentate nel seguente schema:
Dallo schema si evince che il Business Plan ha, quindi, una duplice funzione:
■ Interna: in quanto svolge il compito di informare e di guidare i processi decisionali all’interno dell’azienda.
■ Esterna: in quanto ha lo scopo di presentare il progetto ai terzi. Il piano di impresa ,infatti, risulta essere lo strumento con il quale si cerca di convincere gli operatori economici, estranei all’impresa, circa la credibilità del business aziendale. Il Business Plan, all’interno dell’impresa, è alla base per la pianificazione strategica (3-5 anni).
Le motivazioni sono varie:
1. Per valutare la fattibilità di un progetto o valutare se realizzarlo o meno; può essere di grande utilità per aiutare i progetti a decollare;
2. Per ottenere l’eventuale adesione di partner o finanziatori al progetto ,e quindi la possibilità di ottenere finanziamenti;
3. Per prevedere strategie e comportamenti che saranno attuati in fase di realizzazione del progetto;
4. Per definire obiettivi che consentano di monitorare l’andamento del progetto nel corso della sua realizzazione.
Il piano d’impresa, quindi, ci permette di rispondere ad una serie di domande:
Chi è l’imprenditore? Dove sta andando? Ha le capacità per arrivarci? Cosa e come farà per arrivarci?
Saper rispondere a queste domande, apparentemente scontate, implica che l‘imprenditore ha le idee chiare circa tutti gli aspetti essenziali dell’attività o del progetto che intende realizzare. Mettere per iscritto le proprie idee dà all’imprenditore l’opportunità di valutare con maggiore obiettività e senso critico la sua impresa nella sua interezza.
Non dobbiamo però farci trarre in inganno, questo documento non serve, come può sembrare, soltanto agli imprenditori ma è di fondamentale importanza anche a potenziali finanziatori e potenziali clienti e fornitori; tra i finanziatori assumono un ruolo centrale gli istituti di credito e gli enti pubblici. Anche in Italia è ormai consuetudine la redazione di un Business Plan per la presentazione di istanze di finanziamento agevolato previste da leggi regionali, nazionali e comunitarie.
I principali argomenti trattati all’interno del piano sono:
· L’Executive Summary
· La società
· I prodotti
· L’analisi del settore
· L’analisi di mercato
· La strategia di marketing
· La struttura del management
· Il piano di realizzazione
· I capitali necessari
· Le informazioni finanziarie
Non esiste un’univoca modalità esecutiva, ma esiste un unico obiettivo: far comprendere al destinatario dello studio cosa si vuol fare, quali risultati si intendono perseguire e come. Deve, tuttavia, essere composto da due macro-aree: una a scopo descrittivo detta “qualitativa”, nella quale viene esposta l’idea imprenditoriale e introdurrà il lettore alla comprensione dei dati economico-finanziari presenti nella seconda parte, detta “quantitativa”.
Difficoltà intrinseche nella sua redazione possono essere legate a diversi elementi da tenere in considerazione, come:
1.Fattori culturali
2.Fattori legati al tempo
3.Difficoltà relative ai dati
4.Difficoltà relative alle novità del business.
E’ un documento soggetto ai cambiamenti del mercato e di tutte quelle variabili necessarie per la sua redazione, fondamentale perciò è un costante aggiornamento.