PowerU Digital: oltre al curriculum, c’è di più!
Quest’oggi parleremo del PowerU Digital!
Il PowerU Digital è un progetto creato dalla Fondazione Human Age Institute di ManpowerGroup (multinazionale attiva nel campo delle soluzioni avanzate per la gestione della workforce) e che ha visto come primi partner e collaboratori Deloitte e Intesa Sanpaolo e, come suoi patrocinatori, Confindustria Digitale e il Ministero dell’Istruzione.
Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere, in tutta Europa, cultura e formazione digitale, affinché gli studenti universitari siano poi agevolati nell’ingresso nel mondo del lavoro, inserendoli, sin dal principio, in un’ottica di reverse mentoring.
Dopo aver seguito e superato gli otto corsi, attivi sulla piattoforma web di PowerU Digital, gli studenti universitari europei riceveranno un badge finale e potranno partecipare alle iniziative di reverse mentoring nelle aziende.
Si andrà a certificare, nell’effettivo, le competenze digitali dei migliori candidati delle principali scuole e università di Italia ed Europa!
Cosa troverai in questo articolo:
“Con il progetto puntiamo a supportare le nuove generazioni nella comprensione dello scenario globale del lavoro e sviluppare nei giovani le competenze “core” del 2020 per spenderle nel mondo del lavoro.”
E’ quanto affermato da Stefano Scabbio, Presidente per l’Area Mediterranea e l’Europa Orientale di ManpowerGroup.
Ma come mai Intesa San Paolo ha deciso di collaborare?
A spiegarcelo saranno le parole di Vittorio Meloni, Direttore Relazioni Esterne Intesa Sanpaolo.
“Sono diversi i motivi di apprezzamento per il progetto PowerU Digital che ci hanno convinto a sostenerlo. Esso coniuga tre elementi – giovani, formazione e digitale – la cui combinazione rappresenta il senso dell’impegno quotidiano della Banca per l’innovazione. Rendere disponibile ai giovani una piattaforma dove acquisire competenze digitali e “soft” significa offrire loro l’opportunità di migliorarsi e competere con i talenti europei. Questo programma, destinato anche a chi gestirà le imprese nei prossimi anni, costituisce una leva abilitante per tutto il sistema. Al contempo, può contribuire a creare uno straordinario vivaio di persone preparate alle sfide della vita e del lavoro a cui attingere. Il nostro sostegno si inserisce nel quadro di attività che la Banca svolge nella formazione con un piano organico e strutturato di iniziative destinate a giovani, imprese, clienti e dipendenti in collaborazione con le più qualificate istituzioni e accademie”.
Dunque, PowerU Digital è in grado di aiutare il sistema delle imprese e della scuola con il suo “training“, mescolandolo all’esperienza nel campo dell’innovazione e della formazione, per premiare le competenze trasversali di ciascuno (in proposito, vi ricordate il nostro articolo su quest’ultime?).
Ma esattamente come funziona il progetto?
I PILASTRI DEL POWERU DIGITAL
I pilastri su cui PowerU Digital poggia sono specificatamente tre:
- Il portale: ricco di contenuti e-learning in lingua inglese. Permetterà ai giovani studenti di imparare, formandosi e apprendendo le 8 competenze chiave delineate dalla Commissione Europea, integrando così la formazione scolastica con le competenze richieste dal mondo del lavoro.
- Certificazione open badge: le 8 competenze saranno certificate attraverso un percorso a tappe con piccoli achievement per ognuna delle competenze e con un assessment finale. L’open badge consentirà ai partecipanti di condividere le certificazioni ottenute in rete, sui profili social, sul proprio cv digitale.
- Reverse mentoring: i migliori talenti scoperti sulla piattaforma entreranno a far parte di una Faculty Internazionale di Junior Digital Mentors e potranno vivere esperienze lavorative in azienda di tutta Europa supportando professionisti e Manager nella creazione di un’ampia e diffusa Cultura Digitale.
Il programma è già stato testato da alcuni giovani studenti delle principali Università di Milano, che hanno presenziato alla Conferenza Stampa e confermato l’effettiva utilità del portale e-learning di PowerU Digital.
Come già anticipato, per ottenere la certificazione, è necessario superare gli otto step, conformi con le 8 competenze chiave, delineate dalla Commissione Europea. Ma quali sono esattamente?
LE 8 COMPETENZE CHIAVE
1. Comunicazione nella madrelingua
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
2. Comunicazione nelle lingue straniere
Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, utilizzando anche i linguaggi settoriali previsti dai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro, al livello B2 di padronanza del quadro europeo di
riferimento per le lingue (QCER).
3. Competenze matematiche
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
4. Competenza digitale
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
5. Imparare a imparare
Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire, organizzare, utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito; organizzare il proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.
6. Competenze sociali e civiche
Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i diversi punti di vista delle persone.
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; valutare rischi e opportunità; scegliere tra opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità; progettare e pianificare; conoscere l’ambiente in cui si opera anche in relazione alle proprie risorse.
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Comprendere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
Alla luce di tutto ciò, cosa ne pensate? Parteciperete anche voi? Per altre informazioni date un’occhiata alla loro pagina web: www.powerudigital.com