In questo appuntamento alla scoperta delle varie branche nelle quali si ramifica l’ingegneria, parleremo dell’Ingegneria Gestionale.
Con la locuzione “Ingegneria Gestionale” viene individuata la branca dell’ingegneria che studia, con approccio quantitativo, l’organizzazione e i processi produttivi delle imprese, di qualsiasi genere, costruendo e applicando modelli per la risoluzione dei loro problemi.
L’ingegnere gestionale, diversamente dagli altri laureati in ingegneria, ha una conoscenza approfondita delle tecniche decisionali e delle strategie d’impresa; inoltre, si differenzia dai laureati in discipline economiche perché sviluppa le competenze specialistiche dell’approccio modellistico-quantitativo ai problemi decisionali. Egli, perciò, è specializzato nella progettazione, organizzazione e gestione di imprese o di settori di imprese e organizzazioni.
I primi corsi di laurea in ingegneria gestionale risalgono ai primi anni ’80, ma è a partire dagli anni ’90 che la figura dell’ingegnere gestionale riesce ad imporsi su tutto il territorio nazionale. Sebbene questo ramo dell’ingegneria, in quanto relativamente nuovo, non sia universalmente strutturato in modo univoco, nella maggior parte delle Università esso nasce come un indirizzo economico-organizzativo di Ingegneria Meccanica. Inoltre, l’ingegneria gestionale in Italia nasce molto tempo dopo della creazione della facoltà che nel resto del mondo (ed in particolare negli Stati Uniti d’America, dove la facoltà è nata degli anni ’30) e chiamata Industrial Engineering.
Le principali attività svolte dai laureati in questa materia possono comprendere: l’analisi dei costi e delle prestazioni di singoli dipendenti, squadre di lavoro o reparti; il controllo della qualità e della sicurezza dei processi aziendali; il controllo di gestione e la pianificazione; la gestione progetti innovativi; la progettazione e la ristrutturazione di settori o reparti dell’impresa, così come progettare, pianificare e gestire singoli processi nelle organizzazioni; l’analisi della convenienza delle diverse opportunità di investimento o di finanziamento dell’impresa; lo studio dei mercati di approvvigionamento e di sbocco dell’impresa; la progettazione e la gestione dei processi produttivi e dei sistemi logistici integrati; l’approvvigionamento dei materiali e le scelte di outsourcing; l’automazione dei sistemi di produzione; la scelta delle tecnologie e la loro integrazione; l’innovazione di prodotto e di servizio; la progettazione e la gestione dei flussi di informazioni e dei sistemi informativi integrati; la reingegnerizzazione dei processi intra e inter-organizzativi.
In definitiva, l’ingegnere gestionale è una figura di raccordo tra il tecnico e il manager.